PORTOVENERE

Regione Liguria
Provincia LA SPEZIA
Guide TCI 1-194
Mappa TCI Nord 34E/F6
Abitanti 3.942
Altezza s.l.m. 8 mt
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Porto Venere nella provincia di La Spezia

Il Comune di PORTO VENERE

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Stemma

Porto Venere (Portivène in ligure) è un comune italiano di 3.942 abitanti della provincia della Spezia in Liguria.

Dal 1997 Porto Venere, insieme alle isole Palmaria, Tino, Tinetto ed alle Cinque Terre è stato inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il territorio comunale è il più piccolo della provincia spezzina.

SAN TERENZO-Le isole di Palmaria, Tino e Tinetto

Isole di Palmaria
Tino e Tinetto

Il paese sorge all’estremità meridionale di una penisola, la quale, staccandosi dalla frastagliata linea di costa della riviera ligure di levante, va a formare la sponda occidentale del Golfo della Spezia. Alla fine di questa penisola si trovano tre piccole isole: la Palmaria, il Tino e il Tinetto; solo l'isola Palmaria, che sorge proprio di fronte al borgo di Porto Venere al di là di uno stretto braccio di mare, è in piccola parte abitata.

Il clima è tipico mediterraneo, pressoché privo di eccessi termici in estate e di episodi di gelo in inverno. Tuttavia, le precipitazioni possono essere molto abbondanti, specialmente in autunno e primavera, a causa dell'orografia della Riviera di Levante.

CENNI STORICI



Anche se le origini più antiche del borgo vengono fatte risalire sino al VI secolo a.C., le prime datazioni storiche di Porto Venere risalgono a Claudio Tolomeo (150 d.C.) e all'Itinerario Marittimo dell'imperatore Antonino Pio del 161 d.C.

Il nome del borgo (Portus Veneris) derivava da un tempio dedicato alla dea Venere, sito esattamente nel luogo in cui ora sorge la Chiesa di San Pietro. Il nome era probabilmente legato al fatto che, secondo la tradizione, la dea era nata dalla spuma del mare, abbondante proprio sotto quel faraglione. Oppure, ci piace crederlo, perché Porto Venere era una località bellissima e romantica anche allora.

Il borgo originario (castrum vetus), abitato da antichi pescatori, era sito nell'attuale piazzale Spallanzani ed è oggi interamente scomparso. Da località di pescatori, Porto Venere divenne base navale della flotta bizantina, ma fu assalita e distrutta da Longobardi nel 643 d.C. I pochi reperti romani, consistenti in alcune murature rinvenute sotto il piazzale Spallanzani, si rifanno all’assorto periodo cristiano-monastico dei monaci di san Colombano, con l’antica Chiesa di San Pietro della diocesi di Luni.

Sono datati 1113 i documenti che testimoniano la costruzione del primo Castello; nel 1130 viene costruita la chiesa di San Lorenzo e nel 1139 il borgo nuovo. Sono del 1161 le mura che racchiudono entrambi i borghi, vecchio e nuovo, ed è infine nel 1162 che viene sancito formalmente il passaggio delle due chiese sotto la giurisdizione del vescovo di Genova, confermando di fatto il completo dominio genovese sul borgo. Nel XV secolo, con l’assalto degli aragonesi, viene meno il dualismo tra i due borghi; il borgo vecchio viene distrutto e lascia libero lo spazio che ancora oggi si può osservare tra il borgo nuovo e la chiesa di San Pietro.

COSA VEDERE



  • CHIESA DI SAN PIETRO - Venne consacrata ufficialmente nel 1198. La parte a fasce bianche e nere risale al XIII secolo, e venne restaurata tra il 1931 e il 1935. Questa parte è stata derivata da un corpo più antico, che consiste nella chiesa primitiva, mentre a sinistra il campanile è basato sulla cappella sinistra del presbiterio.

    La chiesa originaria è un’opera di tipo siriaco del V secolo, con pianta rettangolare e abside semicircolare. Due archi a tutto sesto mettono in comunicazione questo spazio con la chiesa gotica. Quest’ultima a sua volta ha il tetto in legno strutturale ed il presbiterio è diviso in tre cappelle, coperto da volte ad ogiva ed a crociera, impostate su pilastri polistili.

  • CHIESA DI SAN LORENZO - Venne eretta nel 1098 da parte dei genovesi, seguendo lo stile romanico, in un luogo dove in antichità sorgeva probabilmente un tempio dedicato a Giove. Nel 1340 vi si sviluppò un incendio, nel 1494 venne parzialmente distrutta ad opera degli aragonesi e subì alcuni restauri tra il 1494 e il 1582.

    Questi interventi di restauro consistettero nella sostituzione delle colonne in marmo portoro con colonne in marmo bianco, nella demolizione della torre nolare del presbiterio e relativa sostituzione con cupola ottagonale, ricostruzione del campanile a fianco dell’abside e sostituzione di quest’ultimo con un coro quadrato allungato.

  • SANTUARIO DELLA MADONNA BIANCA - Già chiesa parrocchiale di San Lorenzo, è un antico santuario mariano del comune ligure di Porto Venere, in provincia della Spezia nel golfo spezzino. Situato in posizione dominante il centro storico e l'adiacente golfo fa parte della diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato.

    All'interno è ancora oggi conservato in una cappella il presunto quadro miracoloso ritraente la Vergine Maria - dipinta su una pergamena - denominata Madonna Bianca per il chiarore della pelle. Il dipinto, la cui storia è sintetizzata in un manoscritto del 1672, raffigura Maria seduta sul trono con il Bambino Gesù reggente un rotolo di carta con la scritta Madre, quel che te piace mi contenta pur chel peccator dal mar far si penta.

    Nel quadro sono inoltre raffigurati due santi, il primo identificabile in san Cristoforo mentre il secondo - aggiunto in seguito - è ancora oggi sconosciuto.

    Secondo un accurato restauro, effettuato recentemente, l'opera pittorica sarebbe risalente al XIV secolo e in seguito colorato con colori a tempera. L'immagine è collocata al centro di un'ancóna dello scultore Mino da Fiesole.

  • CASTELLO DI PORTO VENERE - Il Castello Doria è un'antica fortificazione del comune ligure di Porto Venere, nel Golfo dei Poeti, in provincia della Spezia.

    La fortezza è situata su un'altura rocciosa che domina il borgo marinaro ed è una delle più maestose architetture militari della Repubblica di Genova nel Levante ligure.

    Il forte ha una pianta a forma di pentagono da cui sporgono sui salienti a valle tre bastioni, mentre in quelli rivolti a monte domina un robusto torrione circolare; quest'ultima struttura faceva già parte del precedente castello medievale. I bastioni avevano il compito di controllare gli accessi al borgo e dal mare antistante; il corpo costruito nel XVI secolo, posto più a monte, doveva invece garantire la sicurezza da eventuali pericoli provenienti dai monti che circondano Porto Venere.

    L'accesso alla fortezza avveniva tramite un ponte levatoio, oggi non più presente, le cui fessure di scorrimento per i tiranti sono ancora oggi ben visibili; l'accesso attuale è attraverso un imponente portale. All'interno della fortezza cinquecentesca, alla quale si accede tramite un corridoio voltato e una scala coperta, si trova una Sala ipostila la cui copertura è sostenuta da colonne. Sopra di essa è la casa del castellano locale che, dal XVI al XVII secolo, fu sede del Capitano del popolo.

  • GROTTA BYRON - Nella cala dell'Arpaia.

  • GROTTA AZZURRA - Nell'isola Palmaria, semi sommersa.

  • GROTTA DEL TINETTO - Nell'isola del Tinetto.

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